società ornitologica genovese


Vai ai contenuti

mosaico




LE MIE IDEE SULLA CATEGORIA MOSAICO
di: Gregory Cam, Francia - Traduzione Giacomo Pedemonte


NOTA INTRODUTTIVA del traduttore: In Francia, come in altre nazioni europee, l’accoppiamento ideale per la produzione di mosaico rispondenti allo standard è quello denominato “migliore x migliore”. In altre parole, si tratterebbe di accoppiare due soggetti entrambi il più vicino possibile allo standard. L’Italia, in questo campo all’avanguardia nel mondo, segue ormai da tempo linee di accoppiamento specializzate: una per ottenere maschi di livello e un’altra per ottenere femmine ottime. Dunque si sono create due linee di accoppiamento: la linea maschile e quella femminile. I soggetti più caratteristici di questo tipo di accoppiamento sono le femmine della linea maschile (con mascherina spesso così grande da confondersi con quella di un discreto maschio) e i maschi della linea femminile (che si confondono spesso con femmine a categoria debordante). Comprensibile dunque lo stupore dell’autore di questo articolo nel sapere che da noi, a Reggio Emilia, il club del Mosaico comprenda tra le categorie a premio appunto le femmine mosaico per la linea maschile e i maschi per la linea femminile. Le illustrazioni accluse all’articolo consentono di comprendere bene questo meccanismo tipicamente di compensazione, dove, facendo l’esempio della linea maschile, meno mascherina possiede il maschio, più deve possederne la femmina.

“Linea maschile”, il solo termine irrita alcuni allevatori mentre altri restano convinti dell’interesse di queste famose linee. Dopo tutto perché ci dovrebbe essere un solo modo di allevare i mosaico: cioè quella reale che consiste nell’accoppiare soggetti vicini al Cardinalino con la migliore categoria possibile nei due sessi? Ciò non vuol dire che l’apporto del Cardinalino non sia utile, al contrario, l’utilizzo di derivati del Cardinalino (F1, F2, R1, R2…) per migliorare l’intensità del lipocromo rosso non deve essere più dimostrato, tanto è evidente e oggi è pratica comune nell’allevamento del mosaico rosso sia lipocromico che melaninico.
Ricordiamo prima di tutto quali sono le caratteristiche di un buon mosaico dal punto di vista dello standard:
Caratteristiche essenziali di un buon mosaico:
testa ben rotonda che favorirà l’ampiezza della maschera nel maschiopresenza di “guance” che armonizzano la forma della testa, creando così un asse longitudinale dietro all’occhio dove si esprimerà il lipocromo della femmina. L’interesse è quello di avere anche un tratto presso l’occhio giustamente orizzontaleben staccate dal corpo che consentiranno di evidenziare il lipocromo in rapporto al mantello. In effetti, troppo spesso si vedono mosaico con spalline molto intense ma che vengono “nascoste”, coperte in parte dalle piume del mantello, il ché riduce anche l’effetto di contrastopresenza del fattore “ottico” che amplificherà l’intensità del lipocromo e quella del fattore “gesso“ che dona al mantello un aspetto bianco opaco, luminoso e serico.

Parliamo di linee…
Prendiamo in considerazione le linee dette “maschili” nei mosaico lipocromici. Oggi si arriva a produrre delle femmine in possesso di maschere che fanno concorrenza a quelle di certi maschi in mostra. E gli italiani, mi sembra, sono all’avanguardia facendo giudicare nel loro concorso “Club del mosaico” le femmine della linea maschile e i maschi della linea femminile. Meditiamo…..
Se leggiamo le schede di giudizio di questi famosi soggetti e più particolarmente la voce “maschera” delle femmine di linea maschile, notiamo che si esige una maschera completa, compreso sotto il becco.
Il solo inconveniente è che ciascuna linea può ottenere solo un tipo di soggetti di qualità: o solo maschi o solo femmine. L’allevatore dovrà dunque formarsi due linee, ossia due ceppi distinti.

Caratteristiche delle femmine di linea maschile e accoppiamenti:

mascherina il più possibile ampiadi lipocromo sotto e sopra il beccobianco gessosomolto marcata di rossoà massima delle spalline

Il soggetto maschio presenta spesso una mascherina ridotta: occorre ingrandirla utilizzando una femmina della linea maschile che abbia un surplus di maschera e che abbia anche un lipocromo intenso e un mantello gessoso.



Maschio nello standard x femmina con mascherina = maschi ottimi






MASCHIO X FEMMINA




Caratteristiche dei maschi della linea femminile e accoppiamenti:


mascherina ridotta al minimodi lipocromo sotto al beccospezzatadella carena molto ridottodi “briglie” lateralmente alla mascherina, che allungherebbero il tratto oculare di lipocromo nelle femmine

Il soggetto femmina presenta spesso un tratto presso l’occhio troppo grande, troppo lungo o che avanza sopra l’occhio e la fronte: occorre ridurre la zona del lipocromo accoppiando una femmina del genere con un maschio con la mascherina bassa, ridotta al minimo ma sempre con un lipocromo intenso e un mantello gessoso.



Maschio con mascherina ridotta x femmina tipica = femmine ottime







MASCHIO X FEMMINA


Nota: si noterà la rassomiglianza tra un maschio della linea femminile e una femmina della linea maschile, ma si tratta comunque si soggetti di sesso diverso!


Articolo tratto dal sito: http://www.ao.laprovencale.free.fr/articles/mosaique.asp





Torna ai contenuti | Torna al menu